Luigi Luzzi
Luigi Luzzi, musicista e compositore, nacque ad Olevano di Lomellina il 27 marzo 1824 da famiglia di origine mortarese e di estrazione liberale e patriottica. Lo zio paterno Fortunato e quello materno, avvocato Luigi Rossi, ebbero parte attiva nei moti rivoluzionari del 1821; il secondo divenne senatore del Regno Sardo nel 1853 e fu tutore del piccolo Luigi, che nel 1827 rimase orfano del padre. In seguito a questo triste evento la famiglia si trasferì a Mortara nella casa dei nonni materni. Luigi conseguì la licenza liceale presso i Padri Lateranensi del Convento di Santa Croce. Si iscrisse a
Torino alla facoltč di Medicina, ma la passione per la
musica, che nutriva fin da ragazzo (era stato allievo dell'organista e compositore don Gaudenzio Bertolli di Mortara) lo distolse dagli studi universitari. Divenne un ricercato maestro e compositore di musica, dotato, secondo i critici, di ottimo talento, ingegno vivace e bizzarro. Si distinse soprattutto come melodista ed autore di pezzi per canto. Nel 1847 musicò l'inno mortarese, cantato il 2 novembre per la promulgazione dello Statuto Albertino. Si sposò nel 1871 e si stabilì a Stradella. Le sue opere, pubblicate dalle case musicali F. Lucca e G. Ricordi di Milano, comprendono quattro melodrammi (Chiarina, Torino, 1853; I falsi monetari, Torino e Mortara, 1854; Tripilla, Novara, 1874; Fra Dolcino, mai rappresentato), composizioni per orchestra e per pianoforte (Sinfonia a grande orchestra, Marcia Funebre in morte di Cavour ), melodie, valzer, mazurche, ballate, un'Ave Maria. Morì a Stradella il 26 febbraio 1876.